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![]() AUTORI E SCRITTORI - direttore TOMMASO FILIPPO MARINETTI con CORRADO GOVONI dir. responsabile - 19Tipografia CuGGIANI - Roma - 1936-1942cm 21,2 x 31. Brossure sciolte in buone condizioni, pp.16 cadauna. Importante rivista che ha un suo posto di rilievo nella storia del FUTURISMO. II periodico era diretto da MARINETTI, con CORRADO GOVONI direttore responsabile. Citiamo dalla pag.267 della Storia del Futurismo della SALARIS: ".... nel periodo di guerra il mensile sindacale assume un carattere più spiccatamente "parafuturista", ospitando proclami di Marinetti e molti contributi teorici e creativi degli autori a lui legati. Solo negli ultimi anni del fascismo, dunque, sembra realizzarsi concretamente l'aspirazione marinettiana di portare l'avanguardia nella ufficialità, acquisendo uno "status". Il futurismo conquista il sindacato, gestendone la rivista come una propria tribuna....". Nella collezione, oltre a tantissimi e importanti interventi di MARINETTI (è presente in molti dei fascicoli), ci sono vari scritti di letterati ma anche di numerosi "futuristi": Acquaviva G., Angelini C., Baccelli A., Balbis P., Bellanova P., Benco S., BENEDETTA, Betocchi C., Bonelli L., Bontempelli M., Bordiga A., Bruno F., BUZZI PAOLO, CANGIULLO F., Caniglia G., Caretta C.M., Castellani M., Cataldi E., Ciarlantini, Comisso G., Corneli F., CORRA B., Cremonese P., Cuesta Ugo, De Nardo C., Di Franco L., Di Marzio C., Ersoch G., Fabbri C., Falchi A., Farrau A., Fiumi Maria L., Flora F., Forcella E., Franchi R., Fraticelli V., Gabrielli A., Gatto S., Ghirola, GINNA A., Goretti M., GOVONI C.(molti interventi), Levi M.A., Lipparini G., Luchini A., Luongo G., Malpassuti V., Mancini G., Marini E., MASNATA PINO, Meletti Suzzi, Negri Ada, Notari U., Palmieri F., Pini Giorgio, Pratolini, Praz Mario, Profeta O., Puccetti C., Ruggi Lorenzo, Sanminiatelli Bino, Serra Laura, SOMENZI M., Sulis E., Toschi P., Valerio Ettore, VIVIANI A., ecc. ANNO PRIMO 1936 (inizia con il num,1 del maggio fino al n. 8 di dicembre). La collezione che qui presentiamo è molto rara e per questo anche poco conosciuta e segnalata, ma è considerata un notevole contributo cuturale dell'epoca, e non solo per il futurismo. |